DEPOSITO PREZZO
LEGGE 124/2017
E’ arrivata dopo tanto vociferare La legge sul deposito prezzo (la n. 124/2017 in vigore dal 29 agosto scorso) .
Ha introdotto la facoltà di richiedere il deposito prezzo al notaio rogante fino alla trascrizione del contratto di compravendita.
In questo modo chi non trascrive il preliminare ha uno strumento in più per evitare l’esposizione a rischi diversi (ipoteca, sequestro, pignoramento).
La nuova legge infatti afferma che se ne sia «richiesto da almeno una delle parti», il notaio deve tenere in deposito il saldo del prezzo destinato al venditore su uno specifico conto corrente a lui intestato.
non potendone ovviamente usufruire fino a quando non sia eseguita la formalità pubblicitaria con la quale si acquisisce la certezza che l’acquisto si è perfezionato senza subire gravami.
considerazioni.
Le due considerazioni che possono essere fatte alla luce di questa introduzione normativa sono relative all’opportunità di avvalersene e i costi generati.
L’acquirente puo’ pensare che in fondo è solo una maggior tutela nei suoi confronti, ma deve considerare (la richiesta o rinuncia deve già essere pattuita in fase di proposta d’acquisto) alle possibili difficoltà oggettive create al venditore .
Se questi a sua volta dovrà ricomprare un immobile e quello che vende è dove risiede, sarà indotto a:
-non accettare di chiudere l’affare per evitare sbattimenti
– chiedere un indennizzo economico in quanto dovrà trovare un ricovero d’emergenza per se e la mobilia sorbendosi dunque un doppio trasloco nel giro di poche settimane
.-chiedere una consegna dell’immobile posticipata rispetto alla data del rogito
CONCLUSIONI
Al momento non si possono quantificare i costi.
E’ ragionevole pensare che il notaio (non traendo nessun vantaggio diretto in quanto gli interessi maturati sulle somme depositate vanno allo stato) introdurrà una nuova voce alla sua parcella che sarà a carico della parte richiedente.
Ognuno potrà trarre le proprie conclusioni, a noi sembra ragionevole richiedere il deposito prezzo solo nel caso siano presenti elementi o situazioni che possano far pensare che ci possa realmente essere un rischio.
in tutti gli altri casi è meglio procedere con l’iter di sempre, rendendo piu’ fluide le trattative ,non complicando la vita alle famiglie e risparmiando dei soldi.
In alternativa trascrivere il compromesso , si spende qualcosa in piu’ ma risolve le criticità.
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redazione casa24h